domenica, Ottobre 6LEGA DEL CANE - SEZIONE DI CARBONIA
Shadow

Vibrisse: tutto quello che c’è da sapere

Dona una condivisione

Vibrisse è il termine corretto per definire i baffi del gatto e di altri animali. Su di loro c’è molto da sapere. Esse, infatti, non sono dei semplici baffi, ma un vero e proprio organo tattile che il gatto utilizza per svariati motivi. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sulle vibrisse del gatto.

Vibrisse: etimologia della parola

Se li chiamiamo baffi stiamo commettendo un errore. Essi, infatti, sono molto di più di semplici peli, sono dei veri e propri organi di percezione tattile.

Vibrisse
Vibrisse

Il termine esatto è vibrisse, parola che deriva dal latino vibrio, che significa vibrare. Essi, infatti, vibrano per percepire il mondo esterno e per comunicare.

Cosa sono e a cosa servono

Le vibrisse appaiono come dei peli lunghi e rigidi posti sul muso dell’animale. Sono dei peli tattili, con radici profonde collegate direttamente ai muscoli e al sistema nervoso.

Sono degli organi che ricoprono una serie di funzioni di vitale importanza per i piccoli felini e per il loro equilibrio psicofisico.

Esse permettono all’animale di muoversi agilmente anche in spazi stretti e bui e l’aiutano a percepire meglio l’ambiente che lo circonda. Inoltre, sono un utile strumento di caccia, aiutando il gatto a percepire la presenza di una potenziale preda, e lo aiutano ad arrampicarsi con migliore agilità.

Caratteristiche delle vibrisse

Diversamente da quanto possiamo pensare le vibrisse non sono posizionate solamente sul muso del gatto, a formare i cosiddetti baffi, ma è possibile trovarle anche sulle sopracciglia o dietro le zampe anteriori.

Vibrisse
Vibrisse

Sul muso il gatto ha un numero variabile dai 16 ai 24 baffi, disposti equamente da un lato e l’altro del muso. La lunghezza varia molto da gatto a gatto. I baffi sono disposti su file orizzontali indipendenti e sono in grado di muoversi in tutte le direzioni in base alle esigenze.

Un radar felino

Una delle principali funzioni di questo organo tattile è quella di radar. Grazie ai baffi, infatti, i gatti possono percepire gli spostamenti d’aria e grazie agli impulsi nervosi sono in grado di mandare al cervello un’immagine di quello che sta succedendo intorno a loro.

Questa caratteristica è indispensabile per la caccia. In natura, infatti, i felini sono tra i più grandi predatori del regno animale.

La vista del gatto e l’aiuto da parte delle vibrisse

I sensi del gatto sono più sviluppati di quelli degli esseri umani. Olfatto e udito sono estremamente sviluppati. Siamo soliti pensare, inoltre, che anche la vista è estremamente sviluppata. Tuttavia, non è esattamente così. Sebbene le caratteristiche della pupilla consentono loro di vedere discretamente al buio e da lontano in ogni circostanza, da vicino faticano.

Vibrisse
Vibrisse

Da vicino, infatti, fanno fatica a mettere a fuoco oggetti e persone ed è qui che entrano in gioco i baffi, i quali, come detto, li aiutano a percepire meglio l’ambiente circostante.

In alcuni casi le vibrisse si trasformano in veri e propri “occhi”, creando un’immagine chiara e precisa del mondo circostante, a tal punto che possiamo notare dei gatti ciechi muoversi agilmente e senza problemi come se potessero vedere con i loro occhi.

Umore ed emozioni

I baffi del gatto possono aiutarci a capire meglio l’umore e le emozioni del nostro piccolo amico.

Ciò dipende dalla loro posizione. Proviamo ad osservarli: se il gatto è arrabbiato i baffi saranno all’indietro, se, invece, è rilassato, curioso o felice li avrà protesi in avanti.

Non tagliare le vibrisse del gatto!

Non dovremmo neanche dirlo, ma è assolutamente vietato tagliare i baffi del gatto o le altre vibrisse che possiamo trovare sulle sopracciglia o dietro le zampe.

Potrebbe però succederci di trovare dei baffi caduti. Quasi mai è un problema. I baffi hanno un loro ciclo di vita, come ogni pelo del corpo, e quando uno cade quasi sempre ce n’è già uno nuovo pronto a sostituirlo.


Dona una condivisione