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Stop alle catene: in Toscana i cani sono liberi

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Con il 2024 in Toscana è entrata in vigore una nuova legge regionale che impone uno stop alle catene per i cani. Questa misura fa parte di un pacchetto di riforme a favore del benessere animale, che mira a migliorare le condizioni di vita degli animali domestici. Vediamo cosa prevede il decreto.

Stop alle catene: cosa prevede la legge?

La legge prevede che i cani non possano più essere tenuti legati con catene o altri mezzi restrittivi che limitano la loro libertà di movimento.

Una normativa che si ispira a principi di rispetto e protezione degli animali, riconoscendo che l’uso di catene può causare sofferenza fisica e psicologica ai cani. Stop alle catene quindi, in modo che possano essere liberi di vivere gli spazi comuni.

stop alle catene per i cani in toscana
In Toscana c’è una nuova legge che vieta di tenere i cani a catena.

I padroni dovranno però assicurarsi che i loro animali abbiano accesso a spazi adeguati per muoversi liberamente e in sicurezza. Un’iniziativa che, come vedremo nei prossimi paragrafi, è stata accolta positivamente da molte associazioni animaliste e che rappresenta un passo avanti significativo nella tutela dei diritti degli animali in Italia.

Un decreto regionale

Stop alle catene per legare i cani! Con questo slogan, la Giunta Regionale della Toscana ha dato il via libera al divieto di legare i nostri amici a quattro zampe.

Il divieto di legare il cane a catena (o con metodi similari) segna una vera e propria svolta nella tutela degli animali e la Regione Toscana è fiera di essere una delle regioni pioniere.

Il provvedimento prende finalmente vita dopo un lungo iter, dove si sono dovute prendere in esame molte dinamiche prima di rendere effettivo il divieto che pone lo stop alle catene per i cani. Dopo l’approvazione iniziale lo scorso dicembre 2023, con l’avvento del nuovo anno il decreto è entrato subito in vigore e oggi i cani sono finalmente liberi di vivere, seppur sotto il controllo del padrone, gli spazi a loro dedicati.

Alla base dello stop alle catene per i cani…

Alla base del divieto di tenere i cani legati a catena, c’è la volontà di rendere i nostri amici a quattro zampe liberi di vivere alcuni spazi comuni, e mantenere al meglio la loro salute. Stare legati e costretti alla catena significa per loro ritrovarsi a dover sopprimere molti loro istinti, come la corsa o il fiuto. Istinti che li fanno stare bene sia fisicamente che psicologicamente.

stop alle catene per i cani in toscana
I cani potranno essere finalmente liberi di vivere gli spazi comuni senza doversi redimere in isolamento.

Stop alle catene quindi, eccezion fatta per alcune situazioni di comprovata necessità sanitaria o di sicurezza urgente. Una legge che va a modificare in maniera formale il regolamento del 2011 che dava il consenso alla libertà dalla situazione di contenimento solo in via eccezionale per un massimo di 6 ore soltanto al giorno.

L’obiettivo è il benessere degli animali

“Il fenomeno dei cani alla catena è più diffuso di quanto si possa credere e il precedente regolamento non definiva in maniera puntuale in quali casi eccezionali un cane potesse essere tenuto in questa condizione, lasciando di fatto il tutto alla discrezionalità dei singoli. Da qui la scelta di cancellarne la possibilità e di definire in maniera più rigorosa il divieto.”

Così recita una nota della Regione Toscana che ha come obiettivo nel dare lo stop alle catene per i cani quello di pensare prima di tutto il benessere degli animali.

Di conseguenze negative nel tenere la catena infatti ce ne sono molte. La prima è, come già detto, la restrizione al movimento, che induce stress. Un cane in ansia o frustrato dall’essere legato può diventare anche un cane violento.

stop alle catene per i cani in toscana
I cani a catena sono sottoposti a stress ingiustificato che li porta ad avere grossi problemi di salute fisica e psicologica

L’isolamento poi e la carenza di stimoli potrebbero indurre Fido a mostrare caratteristiche tipiche dei problemi di salute mentale. Un cane isolato può iniziare a non mangiare o bere, portando con il tempo il suo corpo ad uno stato di insalubre.

La mancanza di una legislazione nazionale per lo stop alle catene

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha dichiarato che quello dello stop alle catene per i cani è una norma di civiltà che impone ai padroni di lasciare i propri cani liberi da conseguenze psicologiche e fisiche.

La Toscana non è comunque la prima regione ad attuare un decreto come questo. Si uniscono anche Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia, e la provincia di Trento.

Speriamo che a breve, il decreto dello stop alle catene attuato da queste regioni possa trasformarsi in una legislazione nazionale a tutela del benessere dei nostri amici a quattro zampe.


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