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L’ecosistema più profondo del mondo: la Fossa delle Marianne

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C’è un mondo alieno sul nostro pianeta. Non dobbiamo viaggiare attraverso lo spazio tempo, per diversi anni luce. Non dobbiamo usare la fantasia, catapultarci in un libro o guardare un film di genere. Ci pensa sempre madre natura ad usare l’immaginazione e a stupirci con cose che non crederemmo mai di questo mondo, come quelle che si nasconde nelle profondità della Fossa delle Marianne.

L’ecosistema della fossa delle Marianne

Ci troviamo a oltre 11 000 metri di profondità, nel luogo più profondo e inesplorato del pianeta Terra. Qui la vita prospera, con migliaia di specie viventi, per lo più sconosciute.

2500 km tra vulcani sottomarini e depressioni oceaniche. Qui sotto sembra di stare su un altro pianeta, un pianeta terrificante. La luce del sole non riesce a filtrare fin qui, lasciando i suoi abitanti al freddo e al buio. Per questa ragione quasi tutte le specie scoperte non hanno occhi, non ne hanno bisogno. Un altro fattore da non sottovalutare a questa profondità è la fortissima pressione, questa ha influenzato moltissimo le specie che nei secoli hanno imparato a vivere in un ambiente così ostile.

Molte specie non sono state ancora scoperte e quelle che abbiamo trovato ci hanno lasciato esterrefatti: eccone alcune.

“È venuto fuori, purtroppo, che non c’è nessun kraker in agguato nel Challenger Deeper (il punto più profondo della Fossa delle Marianne). Ma in compenso ci sono molte altre cose interessanti”.

Oloturia

Nel punto più profondo dell’oceano sono stati trovati anche diversi esemplari di oloturie, comunemente noti come cetrioli di mare. Essi erano conosciuti già prima di spingersi così in profondità, in quanto popolano i fondali marini di gran parte del mondo, dalla costa alle più aspre profondità.

Fossa delle Marianne
Oloturia

Aragosta abissale della Fossa delle Marianne

I vari tipi di aragoste popolano le acque di tutto il globo, quelle abissali però si distinguono dalle altre, prima di tutto perché sono cieche e poi per il loro pallore. Risultano infatti essere di un rosa sbiadito a differenza delle cugine che popolano acque un po’ meno profonde.

Fossa delle Marianne
Aragosta abissale

Il pesce fantasma

Il pesce fantasma è fragile e pallido, estremamente pallido, è uno spettro. La sua pelle è un foglio trasparente che lascia intravedere l’interno. Tra tutti gli esemplari scoperti il pesce fantasma è quello che vive più in profondità. Esso è stato avvistato, infatti, a 8145 metri.

Fossa delle Marianne
Pesce fantasma

Il pesce lumaca

Il pesce lumaca è stato avvistato anch’esso ad oltre 8.000 metri di profondità. È lungo circa 20 centimetri ed è color rosato. Si nutre principalmente di gamberetti ed è stato ribattezzato il nuovo “re degli abissi”, proprio per le profondità che riesce a sopportare.

Fossa delle Marianne
Pesce lumaca

Il megalodonte potrebbe nascondersi nella Fossa delle Marianne

Sebbene la comunità scientifica lo ritiene ormai estinto da milioni di anni ci sono numerose voci che ritengono che il megalodonte prosperi ancora, nelle profondità della fossa delle Marianne. Il megalodonte è stato il più grande e imponente squalo bianco vissuto sulla Terra. Poteva raggiungere la lunghezza di diciotto metri ed aveva un’apertura mandibolare di ben due metri.

Fossa delle Marianne
Megalodonte

La medusa “halloween”

Infine, nelle profondità dell’oceano, vivono anche diverse specie di meduse, tra cui un’esemplare davvero particolare, soprannominato, per i suoi colori, la “medusa halloween”. È stata avvistata a circa 3700 metri di profondità.

Fossa delle Marianne
Medusa halloween

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