martedì, Aprile 23LEGA DEL CANE - SEZIONE DI CARBONIA
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Le buone notizie del 2018

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“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali” – Mahatma Gandhi

Le notizie che ci giungono sono sempre delle più nere e tristi: animali in pericolo d’estinzione, deforestazione, surriscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai, oceani pieni di plastica. Eppure, per una volta, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno, anziché mezzo vuoto. Dove da una parte ci sono bracconieri, opportunisti e persone senza scrupolo, dall’altra c’è chi ogni giorno lotta per un mondo migliore. All’inizio di ogni anno nuovo si tirano le somme dell’anno appena concluso. Questa volta le somme le tiriamo in positivo, ecco le buone notizie che hanno accompagnato il 2018.

Il divieto sul commercio d’avorio in Cina

Una tra le più grandi atrocità della razza umana è lo sfruttamento del mondo animale a scopo di lucro. Il commercio d’avorio ha portato animali come il rinoceronte bianco all’estinzione e, molti altri, sull’orlo dell’estinzione.

Il commercio d’avorio è un traffico molto redditizio. Uno dei mercati con maggiore richiesta è quello cinese. Fortunatamente, nel corso del 2018, il divieto sul commercio d’avorio è divenuto legge.

I sondaggi condotti da Traffic, WWF e GlobeScan, riportano che, proprio grazie al divieto, stia cambiando qualcosa nel mercato dell’avorio.

Assieme alla legge sul commercio d’avorio, in Cina, è stato annunciato anche il divieto dell’utilizzo di ossa di  tigri e corni di rinoceronti a scopi medici. Nonostante non esistano prove scientifiche di reali benefici derivanti da tali trattamenti, l’antica medicina cinese ancora mieteva molte vittime. Fortunatamente ambientalisti e animalisti hanno vinto contro le tradizioni disumane.

Le riforme di Hong Kong

Hong Kong è uno dei snodi principali del commercio di avorio. Il divieto cinese, infatti, non basta, ma l’impegno di Hong Kong è un buon punto di partenza per mettere la parola fine a questo tipo di commercio. Un’altra buona notizia, infatti, è che la città-stato si è impegnata, nei primi mesi del 2018 a bloccare del tutto il commercio di avorio entro il 2021.

Aumenta il numero di balene e cetacei

Molto importanti sono stati anche i divieti internazionali imposti nel Pacifico del Nord e nell’emisfero meridionale, in merito alla caccia di balene. Il numero di balene e grandi cetacei sembra essere in sostanziale aumento. Nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, ad esempio, contava la popolazione globale di balenottere comuni, le quali, dagli anni ’70 ad oggi, sono raddoppiate.

Divieto di Caccia alle balenottere boreali per il Giappone

Come detto il numero di cetacei  è in aumento, grazie ai divieti imposti. Uno di questi è il divieto imposto al Giappone in  merito alla caccia alle balenottere boreali. Il Giappone riteneva che la caccia aveva basi scientifiche ma, finalmente, la comunità internazionale è riuscita a dimostrare che i scopi erano in realtà di tipo commerciale.

Salvaguardia della foresta pluviale

Ambientalisti e animalisti sono costantemente in lotta per la salvaguardia delle più importante aree naturali del mondo, tra cui la foresta pluviale.

Il disboscamento che distrugge le foreste del mondo, non solo comporta gravi rischi per il pianeta stesso, che affronta proprio ora un periodo difficile, ma mette in pericolo anche gli animali che le abitano. Molte specie animali, proprio a causa del disboscamento, che dimezza il loro habitat naturale, sono ora a rischio estinzione.

Si stima che tra l’Agosto del 2017 ed il Luglio del 2018, il disboscamento illegale ha distrutto quasi 8.000 chilometri quadri di foreste nel mondo.

Fortunatamente una buona notizia in merito alla lotta contro il disboscamento ci arriva dalla Colombia. Una grande porzione della foresta pluviale amazzonica, la Serrania de Chiribiquete, proprio in Colombia, è divenuta nel corso dell’anno appena passato un’area protetta. Un’area di oltre 50.000 chilometri quadri. La zona interessata si trova nell’angolo Nord-Occidentale del Rio delle Amazzoni. Qui oltre a diverse specie a rischio estinzione e minacciate, troviamo anche un pezzo di storia umana, con diverse pitture rupestri.


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