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Il mistero della balena grigia nel Mar Ligure

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È un mistero quella della balena grigia avvistata da mezza Italia, dalla costa della Campania, fin su al Mar Ligure. Proprio nel Mar Ligure, infatti, vi è stato uno degli ultimi avvistamenti. L’hanno chiamata Wally e grazie agli studi dell’associazione Thethys, insieme alla guardia costiera, si è potuto scoprire molto di più su di lei.

Gli avvistamenti di Wally, la balena grigia

È da un po’ che una bellissima balena grigia si aggira nelle acque del mar Tirreno. I primi avvistamenti sono stati registrati al largo della Campania. Mentre è da diverso tempo, ormai, che tutti gli avvistamenti si concentrano nell’area del Santuario Pelagos, tra l’Argentario (Toscana), la Liguria, la Corsica e il Principato di Monaco.

Wally
Wally, così è stata chiamata la balena grigia italiana

L’avvistamento più interessante è proprio quello nelle acque del Mar Ligure, perché a segnarlo è stata l’associazione Menkab, il respiro del mare. L’associazione ha cercato di monitorare l’esemplare che nuota in un’area che non è il suo habitat naturale da moltissimo tempo.

Menkab ha realizzato video e scattato fotografie (che ha poi condiviso sulla sua pagina Facebook ufficiale), cercando di capire lo stato di salute dell’animale e provando a capire i suoi movimenti.

I quali, non sono facilmente prevedibili, in quanto la balena grigia è stata ritenuta estinta in quest’area del pianeta.

L’habitat della balena grigia

Come dicevamo il Mar Ligure e tutto il bacino Mediterraneo non è l’habitat naturale della balena grigia. Un tempo diversi animali popolavano l’Oceano Atlantico e diversi esemplari si spingevano anche fino al Mar Mediterraneo.

Balena grigia
Al momento la balena grigia è censita solamente nell’Oceano Pacifico

Tuttavia, al momento la balena grigia è censita solamente nell’Oceano Pacifico e, normalmente, viene avvistata al largo della California. La balena grigia è una specie protetta dal 1946.

Quello di quest’anno, tuttavia, non è il primo insolito avvistamento di un’esemplare di balena grigia nel Mediterraneo.

Nel 2011 un altro esemplare era stato avvistato al largo di Herzliya. Si trattava del primo avvistamento nel Mediterraneo da oltre 300 anni.

Cosa sappiamo su Wally

Wally è un cucciolone di circa un anno e di circa 8 metri di lunghezza. Nuota da qualche mese nelle acque del Mediterraneo, ma gli esperti non riescono a capirne i movimenti.

Si tratta di una specie lontana dal suo areale e di cui è difficile prevedere lo spostamento”, spiegano i ricercatori di Menkab.

Per capirne di più su Wally, i ricercatori italiani si sono messi in contatto con i colleghi d’oltreoceano e insieme sono giunti a una conclusione.

Due ipotesi sul mistero della balena grigia del Mar Ligure

Inizialmente i ricercatori avevano ipotizzato che Wally avesse solo pochi mesi e che, quindi, fosse nata questo stesso inverno.

Wally
Come è arrivato Wally nel Mar Mediterraneo?

Un’esemplare così giovane non avrebbe mai potuto affrontare una traversata oceanica, dal Pacifico fino all’Atlantico, per poi intrufolarsi nel Mediterraneo attraverso lo stretto di Gibilterra.

Per questa ragione i ricercatori avevano “sperato” nel ritorno della balena grigia in acque Atlantiche. Sarebbe stato un evento unico. Dopo diversi secoli la balena grigia era tornata a riprodursi nell’Atlantico.

Tuttavia, dopo controlli più approfonditi, si è appurato che l’esemplare ha poco più di un anno. Si tratta di un tempo sufficientemente lungo per la traversata.

Gli esperti ritengono, quindi, che Wally sia nata nel Gennaio del 2020 nel Pacifico e che sia entrata nell’Atlantico approfittando di un passaggio tra i ghiacci del Circolo Polare Artico. Da lì avrebbe proseguito il suo viaggio, arrivando fino al Mediterraneo, attraverso lo Stretto di Gibilterra.

Wally ha bisogno di mangiare

Wally era stata ritenuta più giovane per via della sua statura minuta. Ma con osservazioni più approfondite si è visto che la balena grigia è molto magra. Ciò è sicuramente dovuto alla traversata e al fatto che si sia ritrovata in un luogo a lei sconosciuto.

Infine, i ricercatori spiegano: “Proprio in questa stagione ha urgente bisogno di fare provviste di cibo, la presenza è che riesca comunque ad alimentarsi anche nelle nostre acque che non conosce. È quindi indispensabile non causargli stress”.

 


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