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Il canto delle balene nelle registrazioni di Pattern Radio

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Pattern Radio: Whale Song è il sito web che ti permette di ascoltare oltre otto mila ore di canto delle balene. La sua realizzazione è stata possibile grazie a Google, in collaborazione con il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration).

I ricercatori oceanografici hanno messo a disposizione la loro esperienza, mentre la compagnia tecnologia una speciale intelligenza artificiale.

Il canto delle balene

Iniziamo col capire di cosa stiamo parlando: il canto delle balene. È dagli anni sessanta che siamo a conoscenza del fatto che le balene cantino e che il loro canto muta nel tempo. Ma perché cantano e quale sia il loro utilizzo è ancora ignoto.

Il canto delle balene
Il canto delle balene

La scoperta che quelli emessi dalle balene non erano soli e semplici suoni, ma veri e propri canti, lasciò tutti sbalorditi. Il loro canto divenne nel tempo un inno alla pace e al relax, inserito in compilation che ci accompagnano in un viaggio attraverso la natura più profonda del nostro pianeta.

Tra il 2014 e il 2015 sono state effettuate ottomila ore di registrazioni subacquee, dove si sentono chiaramente le megattere diffondere in mare il loro canto. Adesso gli scienziati stanno cercando di capire cosa voglia significare quel canto, ma per fare ciò hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile.

Il sito web

Il sito è stato reso disponibile l’8 Giugno 2019, in occasione della Giornata mondiale degli oceani. L’audio fa parte del più ampio progetto “AI for Social Good”, nel quale Google mette a disposizione degli scienziati i propri strumenti tecnologici, dimostrando come l’intelligenza artificiale possa aiutare a sensibilizzare su determinati argomenti.

Il canto delle balene
Pattern Radio: Whale Song

L’intelligenza artificiale aiuterà gli scienziati ad analizzare le registrazioni effettuate nel 2014 e nel 2015. Lo scopo è quello di capire i comportamenti e le abitudini della balene durante la fase migratoria, in modo da poter offrire loro supporto e protezione.

Con questo intento le otto mila ore di registrazione sono state messe online, a disposizione di esperti, appassionati o semplici curiosi. Chiunque fosse in grado di identificare qualcosa di rilevante nel canto delle balene può contribuire al progetto.

Interagire con l’audio

Per far si che il progetto funzioni davvero sono stati messi a disposizione degli utenti alcuni strumenti. Per i meno esperti sono disponibili tour virtuali presentati da professionisti, i quali illustreranno le parti più rilevanti dell’audio. Le voci che ci accompagneranno nell’avventura saranno quelle di: Ann Allen, oceanografa del NOAA, Christopher Clark, scienziato di bioacustica, e Annie Lewandowski, professoressa della Cornell University.

Inoltre chiunque notasse qualcosa di interessante ha la possibilità di condividere qualsiasi punto della registrazione, per segnalarlo e ascoltarlo attentamente.

Sullo spettrogramma saranno visibili i singoli suoni e grazie all’intelligenza artificiale una linea sottostante ci indicherà le aree della registrazione dove vi sono i canti delle balene e in che percentuale. In rosso ci sono canti delle balene al 100%. Ma nella registrazione, ovviamente ci sono anche altri suoni, che squarciano l’ovattato mondo subacqueo. Ci sono suoni di navi, di moltissimi tipi di pesci e, addirittura, suoni misteriosi e ancora del tutto sconosciuti.

Qualsiasi sia il motivo che vi porta a visitare il sito, che siate esperti o semplici curiosi, che troviate qualcosa di interessante nella lunghissima registrazione, che mai potremmo ascoltare sino alla fine, o che troviate semplicemente un po’ di serenità. Qualsiasi sia il motivo vale comunque la pena ascoltare almeno un paio di minuti di registrazione.


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