Le immagini che ci sono arrivate dalla Turchia dopo che il terremoto ha devastato una vasta area della nazione sono diverse e toccanti. Tra queste abbiamo avuto modo di conoscere anche molti cani eroi. Da coloro che non hanno abbandonato i loro padroni da sotto le macerie, a quelli che hanno aiutato a salvare i dispersi, al fianco dei soccorritori umani. Ecco alcuni dei cani eroi del terremoto in Turchia.
Proteo: morto di fatica dopo aver salvato due vittime del terremoto in Turchia
“Proteo non ce l’ha fatta”.
![Terremoto in Turchia](https://www.legadelcane-carbonia.org/wp-content/uploads/2023/03/7228548_13101933_fb_img_1676273685085.jpg)
Proteo era un bellissimo pastore tedesco da soccorso, affiancato in forse ai soccorritori del Messico. Dopo due giorni di lavoro ininterrotto, duranti i quali sembra aver salvato almeno due vite umane, si è accasciato per riposare e non si è più risvegliato.
È morto di fatica, Proteo, ma fino all’ultimo non ha smesso di scavare e cercare se ci fossero altri sopravvissuti sotto le macerie del terremoto in Turchia.
Insieme a lui erano arrivati dal Messico altri 15 cani, tutti pronti a fare del loro meglio per aiutare nei soccorsi.
Il Ministero della difesa messicano scrive: “Hai compiuto la tua missione come membro della delegazione messicana nella ricerca e salvataggio dei nostri fratelli in Turchia. Grazie per il tuo eroico lavoro!”.
Kopuk: il cane eroe che ha salvato sei persone
Kopuk è un golden retriever di quattro anni che ha affiancato i soccorritori umani di Afad, nella città di Malatya, colpita dal terremoto.
I media riportano che Kopuk ha salvato almeno sei persone da sotto le macerie, al fianco del suo amico umano Niyazi Ozbek. Tuttavia, il bellissimo golden retriever è rimasto ferito alle zampe e hanno dovuto applicargli anche alcuni punti di sutura.
Ma dopo una brevissima convalescenza, Kopuk è tornato subito in mezzo alle macerie, per continuare a cercare se lì sotto, da qualche parte, ci fossero segni di vita.
La protezione civile italiana con gli amici a quattro zampe per il terremoto in Turchia
Anche la protezione civile italiana è stata a lungo in Turchia per cercare di portare più aiuto possibile.
![Terremoto in Turchia](https://www.legadelcane-carbonia.org/wp-content/uploads/2023/03/6e4c8949cdfb2cd63585429192371593-scaled-1.jpg)
In tutto 50 uomini e quattro cani, tre pastori belga Malinois e un Border Collie. Sono Margo, Cobadog, Drago e Zeus.
“Cerchiamo superstiti, la speranza c’è sempre. I nostri cani sono addestrati a questo. Facciamo bonifiche sui crolli per individuare eventuali persone sopravvissute.
Spostiamo le macerie cercando di diminuirne il peso, cerchiamo i segni di vita. La speranza è sempre viva, naturalmente le probabilità diminuiscono di ora in ora. Ma ci rincuora il fatto che siamo riusciti a individuare due persone vive, era martedì”, raccontava il vigile del fuoco cinofilo Simone Olivieri, diversi giorni dopo le scosse.
Olivieri continua: “Sono stato in Albania, ero ad Amatrice, ma niente si può paragonare a quello che ho visto qui. Palazzi di dieci piani sbriciolati. L’apocalisse”.
“I nostri cani sono addestrati a trovare persone vive. Il segnale è quando cominciano ad abbaiare. Sono importanti gli odori, le emanazioni olfattive. E soprattutto devono esserci dei canali per far propagare gli odori dalle macerie. Altrimenti il cane non può fare il suo lavoro”.
Sila e i suoi cuccioli nati sotto le macerie
E dall’altra parte ci sono anche tanti cani che sotto le macerie ci sono finiti, insieme ai loro padroni e ai loro amici umani.
Sila è una di queste, ma la sua storia a lieto fine è un segnale di speranza. Vent’otto giorni dopo il terremoto in Turchia Sila è riemersa dalle macerie di un palazzo ad Hatay, con ben tre cuccioli.
Il padrone di Sila l’ha cercata per quasi un mese, fino a quando grazie anche all’aiuto di una squadra di soccorso, sono riusciti a raggiungere il seminterrato dove si era rifugiata durante il terremoto. La sorpresa è stata davvero tanta quando hanno visto che non solo Sila era sopravvissuta e stava bene, ma era anche riuscita a dare alla luce tre cuccioli.