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I cani eroi del terremoto in Turchia

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Le immagini che ci sono arrivate dalla Turchia dopo che il terremoto ha devastato una vasta area della nazione sono diverse e toccanti. Tra queste abbiamo avuto modo di conoscere anche molti cani eroi. Da coloro che non hanno abbandonato i loro padroni da sotto le macerie, a quelli che hanno aiutato a salvare i dispersi, al fianco dei soccorritori umani. Ecco alcuni dei cani eroi del terremoto in Turchia.

Proteo: morto di fatica dopo aver salvato due vittime del terremoto in Turchia

“Proteo non ce l’ha fatta”.

Terremoto in Turchia
Proteo

Proteo era un bellissimo pastore tedesco da soccorso, affiancato in forse ai soccorritori del Messico. Dopo due giorni di lavoro ininterrotto, duranti i quali sembra aver salvato almeno due vite umane, si è accasciato per riposare e non si è più risvegliato.

È morto di fatica, Proteo, ma fino all’ultimo non ha smesso di scavare e cercare se ci fossero altri sopravvissuti sotto le macerie del terremoto in Turchia.

Insieme a lui erano arrivati dal Messico altri 15 cani, tutti pronti a fare del loro meglio per aiutare nei soccorsi.

Il Ministero della difesa messicano scrive: “Hai compiuto la tua missione come membro della delegazione messicana nella ricerca e salvataggio dei nostri fratelli in Turchia. Grazie per il tuo eroico lavoro!”.

Kopuk: il cane eroe che ha salvato sei persone

Kopuk è un golden retriever di quattro anni che ha affiancato i soccorritori umani di Afad, nella città di Malatya, colpita dal terremoto.

I media riportano che Kopuk ha salvato almeno sei persone da sotto le macerie, al fianco del suo amico umano Niyazi Ozbek. Tuttavia, il bellissimo golden retriever è rimasto ferito alle zampe e hanno dovuto applicargli anche alcuni punti di sutura.

Ma dopo una brevissima convalescenza, Kopuk è tornato subito in mezzo alle macerie, per continuare a cercare se lì sotto, da qualche parte, ci fossero segni di vita.

La protezione civile italiana con gli amici a quattro zampe per il terremoto in Turchia

Anche la protezione civile italiana è stata a lungo in Turchia per cercare di portare più aiuto possibile.

Terremoto in Turchia
In partenza per la Turchia

In tutto 50 uomini e quattro cani, tre pastori belga Malinois e un Border Collie. Sono Margo, Cobadog, Drago e Zeus.

Cerchiamo superstiti, la speranza c’è sempre. I nostri cani sono addestrati a questo. Facciamo bonifiche sui crolli per individuare eventuali persone sopravvissute.

Spostiamo le macerie cercando di diminuirne il peso, cerchiamo i segni di vita. La speranza è sempre viva, naturalmente le probabilità diminuiscono di ora in ora. Ma ci rincuora il fatto che siamo riusciti a individuare due persone vive, era martedì”, raccontava il vigile del fuoco cinofilo Simone Olivieri, diversi giorni dopo le scosse.

Olivieri continua: “Sono stato in Albania, ero ad Amatrice, ma niente si può paragonare a quello che ho visto qui. Palazzi di dieci piani sbriciolati. L’apocalisse”.

“I nostri cani sono addestrati a trovare persone vive. Il segnale è quando cominciano ad abbaiare. Sono importanti gli odori, le emanazioni olfattive. E soprattutto devono esserci dei canali per far propagare gli odori dalle macerie. Altrimenti il cane non può fare il suo lavoro”.

Sila e i suoi cuccioli nati sotto le macerie

E dall’altra parte ci sono anche tanti cani che sotto le macerie ci sono finiti, insieme ai loro padroni e ai loro amici umani.

Sila è una di queste, ma la sua storia a lieto fine è un segnale di speranza. Vent’otto giorni dopo il terremoto in Turchia Sila è riemersa dalle macerie di un palazzo ad Hatay, con ben tre cuccioli.

Il padrone di Sila l’ha cercata per quasi un mese, fino a quando grazie anche all’aiuto di una squadra di soccorso, sono riusciti a raggiungere il seminterrato dove si era rifugiata durante il terremoto. La sorpresa è stata davvero tanta quando hanno visto che non solo Sila era sopravvissuta e stava bene, ma era anche riuscita a dare alla luce tre cuccioli.


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