venerdì, Dicembre 13LEGA DEL CANE - SEZIONE DI CARBONIA
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Gli errori da non commettere nell’educazione del cucciolo

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La fase iniziale del rapporto tra padrone e cucciolo è cruciale per identificare in modo chiaro e univoco l’educazione del nuovo arrivato.

Sul tema si è disquisito a lungo: esistono luoghi comuni diffusi, alcuni erronei e altri correttieducazione del cucciolo

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in merito a ciò che va fatto e agli errori da non commettere per l’educazione efficace e duratura del tuo nuovo amico a quattro zampe.

Partiamo da un aspetto molto importante: un cucciolo non dovrebbe mai essere adottato prima del sessantesimo giorno di vita, il suo sviluppo psichico e comportamentale, infatti, dipendono in larga parte dalle interazioni con la madre e con i fratelli e dagli insegnamenti che, in questo ambiente protetto, gli vengono impartiti.

Un’adozione prematura comporterebbe il grave rischio di una non completa maturazione psichica del vostro cucciolo.

Il 70% dei disturbi comportamentali riscontrabili in un cane sono imputabili ad una scorretta gestione e allevamento, da parte dell’uomo, del cucciolo fin dalle sue prime fasi di vita. Attenzione, quindi, all’allevamento che scegliete e alle sue caratteristiche.

Imprintingeducazione del cucciolo

Dal 60 giorno in poi il cucciolo ha immagazzinato un bagaglio di esperienze indispensabili che lo rendono pronto ad essere adottato dalla sua nuova famiglia e nello stesso tempo è ancora assolutamente aperto a nuove esperienze grazie alla fase d’imprinting che, iniziata intorno alla quarta settimana, terminerà alla sedicesima settimana.
Questa fase è caratterizzata da una spiccata predisposizione a fare e memorizzare ogni tipo di esperienza: tutto quello che accade, tutti gli stimoli visivi, olfattivi, uditivi, tutti i legami creati in questo arco di tempo resteranno per sempre stampati nella memoria e condizioneranno il carattere ed il comportamento, le interazioni sociali e le scelte sessuali.
Si tratta in altri termini di una forma particolare di apprendimento, che avviene in una fascia temporale precisa e limitata, per poi concludersi in maniera irreversibile.

È bene, pertanto, sfruttare a pieno tale periodo di apprendimento per impartire al cucciolo tutte le regole e i comportamenti che si desidera che esso impari.

Regole e miti da sfatare

Ecco alcune regole e miti da sfatare per il corretto apprendimento educativo del vostro nuovo arrivato a quattro zampe.

  • I comandi, come seduto, fermo, zampa, etc, devono essere esercitati continuamente e frequentemente altrimenti anche il nostro cucciolo se li dimentica come noi dimentichiamo un sacco di cose. Ecco allora che non solo è bene tener fresca la memoria di quanto appreso nel training ma talvolta può essere utile ripeterlo in alcuni momenti di bisogno quando il cane pare manifestare comportamenti contrastanti rispetto a quanto impartito.
  • La volontà di far salire o meno il nostro cane sul letto e sul divano è una scelta assolutamente personale che non ha una valenza assoluta. E se anche talvolta gli concediamo di salire non è detto che quel via libera sarà per sempre. L’importante è che il nostro cane salga su letti, divani, poltrone e ogni altro spazio simile solo quando siamo noi a dirglielo, e che non li consideri suo spazio esclusivo e di proprietà.
  • Non esistono differenze sostanziali tra le varie razze nella fase di apprendimento ed educazione. Ogni cane, indipendentemente dalla razza, può e deve essere educato tenendo conto delle sue caratteristiche individuali. E il successo dipenderà dalla costanza e dal metodo con cui è educato, non dalla razza di appartenenza.educazione del cucciolo
  • Se non vogliamo che il nostro cane ci metta le zampe sugli abiti dobbiamo escludere questa possibilità in ogni situazione. Non è possibile, infatti, lamentarsi del fatto che alcuni vestiti più eleganti non tollerino le zampe del nostro amico a quattro zampe. Una pretesa del genere è altamente contraddittoria e porta il nostro cane a dubitare della nostra figura di capo branco. È molto importante risultare coerenti in ogni situazione.
  • E’ insito nel suo istinto saper che deve sporcare lontano da dove consuma i pasti e da dove riposa, ma questo non vuol dire che sa che dovrà sporcare fuori. Inoltre, è solo intorno al quarto mese che il nostro fedele amico riesce a capire dove sporcare, a saper resistere ed a controllarsi. Nel momento in cui ti accorgi che il tuo cucciolo sta per fare la pipì nel luogo sbagliato, prendilo e portalo nel luogo preposto ai suoi bisogni. Con il tempo vedrai che il cane assocerà quest’area alle sue necessità fisiologiche.

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