venerdì, Aprile 19LEGA DEL CANE - SEZIONE DI CARBONIA
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Gli animali hanno il senso del tempo?

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Il tempo è un “invenzione” dell’uomo. È stato l’uomo a sentire la necessità di costruire orologi e calendari. Tuttavia lo scorrere del tempo esisteva già in natura. L’alternarsi del giorno e della notte e delle stagioni. Gli animali stessi sono pedine di questo inesorabile scorrere del tempo. Il loro “orologio” interno fa sì che il pelo si infoltisca nei mesi più freddi, che migrino verso luoghi più caldi o che si accoppino nei mesi primaverili. Ma questi sono soli e puri istinti animali che poco hanno a che fare con la vera e reale percezione del tempo.

Prigionia senza tempo

Alcuni studi sostengano che lo stesso essere umano, se lasciato chiuso senza un orologio e senza la possibilità di vedere il sorgere ed il tramontare del sole, esso perda il senso del tempo. Dopo un certo periodo di tempo questo stesso prigioniero non sarà in grado di affermare con certezza se è passato un giorno, un mese od un anno. Lo stesso discorso varrebbe anche per gli animali. Un cane rinchiuso in un canile non potrà sapere con certezza quanto tempo sia passato. Se questo fosse vero il cane proverebbe le stesse emozioni il primo giorno come il millesimo. Eppure non è così. La speranza di una vita migliore si affievolisce piano piano, portando il cane in depressione fino al punto, in alcuni casi, di lasciarsi andare alla morte.

Come percepire lo scorrere del tempo

Lo scorrere del tempo può quindi non essere percepito propriamente come lo scorrere dei giorni, dei mesi e degli anni, ma come lo scorrere dei bisogni. Ogni padrone, infatti, si accorgerà che i nostri amici pelosi sanno esattamente quando è l’ora della pappa o della passeggiata. Ma quello che rimane impresso nel loro senso del tempo non sono solamente le loro abitudini, ma anche le nostre. Per esempio se tutte le mattine usciamo da casa alle otto per andare a lavorare il distacco sarà una sofferenza ma non una novità. Se una volta una tantum, invece, usciamo la domenica mattina, quando di solito la passiamo in loro compagnia, il distacco sarà indubbiamente sentito con maggiore intensità.

La solitudine

I nostri cani e gatti sanno quanto tempo passiamo fuori casa? Mettiamo che passiamo otto ore al giorno fuori casa per lavoro e torniamo ogni giorno alle sei. Alle sei loro saranno lì ad aspettarci perché sanno esattamente quanto tempo è trascorso o perché il loro stomaco inizia a brontolare? L’attaccamento tra animale e padrone è diverso da rapporto a rapporto. Ma in generale i cani percepiscono il senso del tempo durante il distacco. Diversi studi condotti a riguardo hanno rivelato che il senso di depressione mentre sono soli in casa e l’euforia al momento del nostro rientro cambiano. Se ci allontaniamo solamente per mezz’ora il senso di solitudine e le “feste” sono inferiori. Dalle due ore in su questi aumentano spropositatamente, fino al raggiungimento delle 5/6 ore, quando il cane si abitua a questo senso di solitudine e non ci attende più con impazienza. È come se avesse perso le speranze, ma al nostro ritorno l’euforia che ne conseguirà sarà comunque elevata. Diverso discorso per i gatti. Lo studio non è riuscito a dare una risposta alla domanda: i gatti percepiscono il senso del tempo durante la nostra assenza? I comportamenti registrati sono stati molto diversi tra loro. Alcuni gatti non modificavano assolutamente il loro comportamento né in nostra presenza né in nostra assenza, né tanto meno al momento dell’addio o del rientro in casa. Mentre per altri la solitudine, seppur breve è stata straziante.

Passato e futuro

L’assenza del padrone è percepita in modo diverso da animale ad animale. Ed invece un’altra domanda è: gli animali percepiscono il passato ed il futuro? Gli animali sanno collocare un evento in un determinato punto del passato? Sanno se quel qualcosa è accaduto ieri o diversi anni fa? Secondo alcuni studi la risposta è no. Ma il dibattito è ancora aperto. Mentre per il futuro? Perché si dice che cani e gatti possano predire terremoti, temporali od addirittura malattie? Ovviamente gli animali non possono prevedere il futuro e la questione è stata scientificamente risolta. Gli animali hanno alcuni sensi molto più sviluppati rispetto a noi, perciò abbiamo la parvenza che essi riescano a predire il futuro. I cani ad esempio hanno un senso dell’udito e dell’olfatto molto sviluppato. Ciò li porta a sentire il suono dei tuoni quando ancora noi non lo percepiamo ed a predire i temporali. Stesso discorso per i terremoti: il movimento delle zolle nella crosta terrestre, che anticipa un terremoto, emette dei leggeri suoni e fa fuoriuscire dei leggeri gas. Tutte cose che noi non riusciamo a percepire ma, forse, i cani sì.


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