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Botti di capodanno? 5 consigli per proteggere i tuoi amici a 4 zampe

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L’ultimo giorno dell’anno è ormai alle porte: si tratta di un appuntamento molto atteso da noi umani che, purtroppo, costituisce un rischio da non sottovalutare per i nostri amici a quattro zampe.

Durante la prima notte del nuovo anno in molte piazze d’Italia, nonostante numerose campagne di sensibilizzazione negli ultimi anni, si assisterà al rituale dei botti e dei fuochi d’artificio allo scoccare della mezzanotte.

Questa consuetudine rappresenta uno stress e un pericolo davvero forte per i nostri amici cani e gatti.

Turbati dai rumori eccessivi, nonché dai flash luminosi dovuti agli spettacoli pirotecnici, i quadrupedi possono manifestare una forte ansia, fatta di pianti e frenetici tentativi di trovare un riparo. Non a caso, è proprio a Capodanno che si segnalano le più frequenti perdite di cani e gatti, pronti ad approfittare di una via di fuga dal giardino alla ricerca disperata di un luogo dove proteggersi.

botti di capodanno

Come mai i nostri amici a quattro zampe hanno così paura dei botti?

La prima ragione è, come facile intuire, quella più ovvia: i quadrupedi sono dotati di un udito decisamente più raffinato rispetto a quello umano e, di conseguenza, rumori semplicemente elevati per l’uomo possono risultare del tutto insopportabili per gli animali. In secondo luogo, inoltre, tale paura è legata ad un elemento atavico che lega un rumore improvviso ed elevato alla classica reazione di fuga per la sopravvivenza.

Come possiamo proteggere, quindi, i nostri amici animali dai botti di Capodanno?

Se proprio non è possibile recarsi in una località isolata, silenziosa e al riparo da petardi e affini, è possibile seguire alcuni semplici accorgimenti stilati dall’Oipa Italia Onlus, l’Organizzazione internazionale protezione animali affiliata al Dipartimento della Pubblica informazione dell’Onu.

Vediamoli insieme:botti di capodanno

  1. Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi: meglio in casa da soli, se non c’è rischio di botti nelle vicinanze, che per strada con noi, per esempio.
  2. Meglio non lasciarli soli: gli animali potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi è necessario stare loro vicino, mostrandosi tranquilli e distraendoli, per esempio con dei bocconcini.
  3. Non lasciamoli in giardino: anche se l’animale vive abitualmente fuori, in occasione dei botti si sentirà più protetto con noi tra le mura di casa, ed eviteremo anche il pericolo di fuga.
  4. Alziamo il volume di radio o televisione: sembra assurdo, ma in fondo quelli sono rumori famigliari, e il volume alto può aiutare a ridurre i rumori esterni.
  5. Teniamoli al guinzaglio durante le passeggiate: anche se abitualmente frequentiamo aree dove possono circolare liberamente, è meglio in questo periodo scongiurare il pericolo di fuga. E se possibile evitiamo le ore potenzialmente a più rischio botti per uscire a passeggiare con il proprio fedele amico.

Alla base di tutti questi comportamenti risulta fondamentale restare calmi: l’animale percepisce le sensazioni umane, se noi stiamo calmi, anche loro lo saranno di più. Nello stesso tempo non bisogna diventare iperprotettivi, se manteniamo un comportamento disinvolto, come se il rumore non ci fosse, il cane o il gatto capiranno che non c’è pericolo.

Come capire se il proprio animale è in preda a un attacco di panico a causa dei botti?

Esistono alcuni segnali inequivocabili che indicano lo stato di terrore del vostro amico a quattro zampe:botti di natale

  • Vaga per l’abitazione o nel giardino senza pace, cercando una via di fuga.
  • Si nasconde, per esempio sotto il letto, in bagno nella cuccia o in garage e, anche se chiamato, non esce.
  • Cerca ripetutamente il contatto con il proprietario, ma non riesce a calmarsi anche quando ottiene coccole e carezze.
  • Distrugge oggetti.

Durante i botti, è meglio evitare di rafforzare la fobia degli animali con rassicurazioni continue, coccole eccessive e comportamenti apprensivi: il proprietario non dovrà dimostrare paura né eccesso d’attenzione, bensì supportare indirettamente il quadrupede agendo come nella più normale delle quotidianità.


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