venerdì, Aprile 26LEGA DEL CANE - SEZIONE DI CARBONIA
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Anagrafe canina nazionale, opera incompiuta

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LNDC: bene Ministero della Salute per raccolta centrale dati.

Che l’anagrafe nazionale sia imperfetta, ne è consapevole anche il Ministero della Salute che, infatti, nell’Atto di indirizzo del Ministero sugli obiettivi strategici della politica sanitaria del prossimo triennio, inserisce tra le priorità proprio la profonda riorganizzazione dell’anagrafe, oggi affidata a 21 diverse realtà regionali con tempi ed efficienze nella registrazione per nulla omogenee.

Lega nazionale per la difesa del cane sostiene per questo il nuovo Atto di indirizzo del Ministero perché la mancanza di una tracciatura chiara e di immediata identificazione non aiuta a debellare da una parte il fenomeno degli abbandoni e del randagismo mentre dall’altra non consente, a ben 13 anni dall’istituzione del sistema di tracciatura, un accesso uniforme ai dati da parte di tutti i veterinari, allungando i tempi di identificazione.
img_0510_21Nel contempo LNDC invita i sindaci e le ASL territoriali a rilanciare assieme alle associazioni di volontariato una campagna di massiccia microchippatura, momento di prevenzione e di risparmio degli stessi Comuni, su cui ricade inevitabile l’onere della gestione del randagismo.

Ed ecco il capitolo sull’Anagrafe del Ministero:
Anagrafe degli Animali d’Affezione – Si intende realizzare una banca dati centralizzata, alimentata dalle singole anagrafi territoriali per fornire on line i riferimenti utili per rintracciare il luogo di registrazione degli animali e il loro legittimo proprietario, nel rispetto della tutela della privacy del cittadino. Difatti, attualmente, tale registro è alimentato dalle singole anagrafi territoriali e tale sistema non permette di rintracciare, attraverso il microchip, direttamente il proprietario e si è costretti a contattare le ASL, i Comuni e, spesso, il produttore o il distributore del microchip. Attraverso l’analisi delle anagrafi esistenti ed uno studio di fattibilità progettuale, verrà valutata la possibilità di realizzare una banca dati nazionale con informazioni alle quali si potrà accedere direttamente, senza dover interrogare quelle regionali”.

26 ottobre 2016


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